Le migliori cravatte da uomo

Le migliori cravatte da uomo

L’origine della cravatta risale all’epoca di Luigi XIV (1715). Fu allora che per la prima volta cavalieri croati assoldati da Re Sole, per proteggersi il collo, cominciarono a indossare un fazzoletto chiamato Kravatska. Da qui il nome “cravatta”. “Nodo Windsor”, invece, deriva dal nome del Duca di Windsor che, usandolo per primo, lo ha reso popolare.

Diciamo la verità, un uomo senza cravatta è come la donna senza i capelli in ordine. E come “lei”, pur indossando la più sofisticata delle mise, se non ben pettinata si presenterà sempre poco elegante – e anche un po’ sciatta-, così “lui” senza cravatta, non apparirà mai elegante. Tornata di gran moda, la cravatta, sia essa sportiva, originale o regimental, è l’accessorio indispensabile dell’uomo distinto.

Ma come scegliere la migliore cravatta da uomo? Scopriamolo insieme.

Migliori cravatte: perché la seta è il miglior tessuto?

Quando si è alle prese con la scelta di una cravatta da abbinare al proprio look, i fattori che si tengono in considerazione sono soprattutto il colore e la forma; tuttavia non bisogna dimenticare che, a monte di essi, è importante innanzitutto optare per il materiale giusto.

Già, perché le cravatte possono essere fatte coi tipi di tessuto più diversi, dal cotone alla lana, dal poliestere alla seta, fra i quali naturalmente è quest’ultimo il materiale di maggior pregio. La seta è una scelta sempre azzeccata quando si tratta di trovare la cravatta “perfetta”, poiché si tratta di un tessuto di altissima qualità adatto ad ogni genere di accostamento.

Potendo essere indossata in ogni momento dell’anno, la seta è un tessuto che non conosce stagionalità. Mentre d’estate non ostacola la traspirazione, in inverno contribuisce a mantenere un certo tepore intorno al collo e protegge il petto dagli spifferi di aria fredda.

Altro aspetto vantaggioso delle cravatte in seta è, naturalmente, il loro aspetto. Questo materiale ha il pregio di essere lucido se colpito dalla luce, ma al punto giusto. Non è completamente opaco come la lana, ma nemmeno “riflettente” come il poliestere o un altro tipo di materiale sintetico di scarsa qualità.

E infine vale la pena di ricordare un aspetto immateriale, ma non certo trascurabile: la seta è un tessuto dalla storia plurimillenaria e, in quanto tale, è ricco di fascino e di prestigio.

 

Migliori cravatte: quando usarle?

Due tra le domande più frequenti in merito alla cravatta sono: quando usarla e quale usare?

La cravatta sartoriale è per l’uomo un segno di eleganza ed è spesso indice di professionalità e serietà sul lavoro. Per questa ragione è consigliato indossare la cravatta sartoriale per i colloqui di lavoro, specie quelli per lavori di una certa responsabilità. Occorre, però, evitare di indossare cravatte sartoriali troppo appariscenti, altrimenti si rischia di ottenere l’effetto opposto; usate in questo caso una cravatta sartoriale di colore neutro (preferibilmente scuro) e dai motivi sobri.

Una delle utilità estetiche di base della cravatta sartoriale è quella di nascondere i bottoni della camicia e di spezzare con colori o tonalità di colori differenti.

Sul posto di lavoro, la cravatta sartoriale può essere indossata in modo da rispecchiare lo spirito o i “colori” dell’azienda (ovviamente nel caso in cui non sia già obbligatoria un certo tipo di cravatta e/o un’uniforme).

Nel settore artistico e creativo, sono consigliate cravatte sartoriali colorate e con una certa vitalità o magari foulard firmati. Anche nel settore commerciale, i toni più accesi della cravatta possono essere utili a magnetizzare l’attenzione dei possibili acquirenti.

Nel settore della giurisprudenza e della finanza è preferibile indossare cravatte sartoriali sobrie ed eleganti. L’uso del tono su tono (in accordo col colore della camicia indossata), in questo caso, è auspicabile e sarà sicuramente ben visto dai vostri colleghi.

Per presenziare a matrimoni, battesimi, cresime e comunioni, si predilige un tono della cravatta chiaro ma non troppo appariscente. Per tutti gli appuntamenti extra-lavorativi, invece, la cravatta può essere usata per riflettere semplicemente la personalità di chi la indossa, per cui se avete un’indole estrosa, sbizzarritevi con colori accesi e fantasie originali.

 

Migliori cravatte: Dove acquistarle?

Girando per negozi o effettuando semplici ricerche su Internet si potrebbe rimanere sorpresi dalla scelta oggi a disposizione di cravatte di ogni genere: extralarge, strette, in seta, in maglia, in velluto, a tinta unita, regimental, con fantasie… di modelli ce ne sono davvero per tutti i gusti, ma un cravatta inventata dall’azienda giapponese Tanko va decisamente fuori dagli schemi.

Si tratta del modello “USB Necktie Cooler 3”, una cravatta che apparentemente non ha nulla di strano, ma che in realtà nasconde all’interno del suo nodo una ventola. Collegandola alla presa USB del proprio computer, questa cravatta rinfrescherà chi la indossa anche nelle giornate più torride!

Certamente un’invenzione curiosa, ma chi è alla ricerca di modelli di stampo più tradizionale potrà continuare a rivolgersi ad Andrew’s Ties, importante realtà nota a livello internazionale grazie alla qualità dei suoi prodotti Made in Italy.

Nella vendita di cravatte online nessuno batte l’assortimento Andrew’s Ties, che propone più di trecento modelli realizzati a mano uno ad uno e caratterizzati da un imperdibile rapporto qualità/prezzo.

Oltre 300 modelli in vendita: le cravatte Andrew’s Ties sapranno soddisfare ogni esigenza. L’acquisto dallo shop online di Andrew’s Ties è davvero conveniente: non solo iscrivendosi alla newsletter si riceverà un codice sconto del 5% sul primo ordine, ma per importi superiori ai 100€ la consegna è gratuita in tutta Italia!

Come fare il nodo alla cravatta?

Ogni cravatta ha il suo nodo e fare il nodo alla cravatta è un’arte nella quale non tutti eccellono. In effetti, non è un’impresa facile, soprattutto perché si contano circa novanta modi di fare il nodo alla cravatta. I più conosciuti sono il nodo tiro a quattro, il doppio semplice, il piccolo, quello incrociato, il mezzo Windsor e il nodo Windsor. A questi si deve aggiungere il nodo papillon, il simpatico farfallino. Fra questi, nonostante sia po’ più complicato di altri, il nodo Windsor rimane il preferito per le grandi occasioni.

Considerato il suo vistoso volume, deve essere eseguito e cadere alla perfezione, altrimenti si rischia di ottenere l’effetto opposto a quello desiderato, che è quello di avere il classico aplomb inglese. Per imparare a fare il nodo alla cravatta, sarebbe opportuno vedere i singoli passaggi. Tuttavia, ci proviamo lo stesso a spiegare come si fa il nodo alla cravatta, scegliendo proprio il Windsor.
Prendete la vostra cravatta e fatela scivolare intorno al collo (meglio tenere l’ultimo bottone della camicia sbottonato mentre si prepara). Sollevare il colletto della camicia e posizionare le estremità della cravatta in modo asimmetrico. La parte più larga della cravatta (gamba), deve essere più lunga di quella più stretta (gambetta).

  • Step 1 – la gamba va incrociata sulla gambetta, e mentre si tiene fermo con le dita l’incrocio, fare un anello dentro il quale si fa risalire la gamba sotto la cravatta;
  • Step 2 – portare la gamba sotto l’incrocio, dal lato opposto, e fare un nuovo anello portando la gamba sopra la cravatta.
  • Step 3 – passare la gamba sotto la gambetta in modo orizzontale;
  • Step 4 – a questo punto la gamba va posta verticalmente sotto la cravatta. Eliminare le eventuali pieghe che si sono formate e farla scivolare nell’anello;
  • Step 5 – si chiude l’ultimo bottoncino della camicia e, tenendo la gambetta ferma, si tira sulla gamba per centrare e stringere il nodo sul collo.

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